I 7 CORPI

(Queste parti di seguito riportate sono state tratte ed elaborate - dal libro Spirito e Materia, del Dr. José Lacerda de  Azevedo,)

I sette Corpi, o Campi o Dimensioni

         Generalmente si parla di  Ternario:  spirito, perispirito e fisico, secondo  Allan Kardec; mentre il Settenario considera i sette corpi (Atmico, Buddico , Mentale Superiore, Mentale Inferiore, Astrale, Eterico, Fisico).  

         Secondo la concezione settenaria, l’uomo-spirito si compone di due strati distinti:  la Triade Divina, costituita “dall'Io Cristico” e il Quaternario Inferiore, legato alla personalità che è mutabile come quest'ultima. In questi strati, ogni serie o corpo ha denominazione e caratteristiche distinte, funzioni specifiche e manifestazione limitata al campo o dimensione alla quale è ascritta, poiché ciascuno di questi corpi vibra in un universo dimensionale distinto.

     Schematicamente, ecco la classificazione dallo Spirito alla Materia

1) Corpo Fisico

Il corpo fisico è la casa  di carne in cui viviamo, qualcosa somigliante a uno scafandro, pesante e quasi ingombrante, che usiamo per agire col mezzo fisico. È costituito di composti chimici abitualmente manipolati dal fenomeno chiamato vita.

         In realtà, c’è vita in ogni elemento di questi composti chimici, e tutto è vita dentro di noi. Esistiamo con la nostra vita maggiore, ospitata  in un composto di una miriade di vite minori, organizzandole.

         Perché costituito da materia, il nostro corpo opera nel mezzo fisico con facilità, poiché il corpo e il mezzo fisico appartengono alla stessa dimensione elettromagnetica.

 

2)  Corpo Eterico

 

         Come il nome indica, questo corpo ha una struttura estremamente tenue, invisibile perché diafana,  di natura elettromagnetica densa, ma di lunghezza d’onda superiore a quella della luce ultravioletta, ragione per cui è facilmente dissociato da

questa, quando emanato dal corpo fisico. Si può dire che si tratta di materia di quinta essenza, che sfiora l’immaterialità.

         L’equilibrio fisiologico riflette l’armonia che regna nel cosmo e il corpo eterico ha la funzione di stabilire automaticamente la salute, senza l’interferenza della coscienza. Distribuendo le energie vitalizzanti al corpo fisico, fa in modo che le funzioni vitali rimangano equilibrate e l’insieme del corpo conservi il suo equilibrio armonico. Promuove così le cicatrizzazioni di ferite, la cura di infermità localizzate, ecc.

         È opportuno, pertanto, riflettere sull’importanza di questa struttura energetica benché ancora non conosciuta dalla Medicina, come diceva Galileo “Eppur si muove”.

         Funzionando come mediatore plastico tra il corpo astrale (corpo più grossolano dello spirito) e il fisico, il corpo eterico o doppio eterico è di natura materiale: appartiene ai domini dell’uomo-carne. C’è chi arriva a confonderlo con il corpo astrale , chiamandolo semplicemente “doppio”.  Per chiarire meglio le differenze e prevenire confusioni, aggiungiamo sempre la specificazione “eterico” quando trattiamo il “doppio”.

          Malattie eteriche

         Un gran numero di malattie che si considerano radicate nel corpo fisico hanno in realtà, come sede, il substrato anatomico dell’organizzazione eterica. È da lì che passano al corpo somatico, dove appaiono come disfunzione vitale. Questo fatto, solo uno dei tanti, dovrebbe meritare da parte degli scienziati medici una particolare

attenzione, poiché apre campi di indagini ancora non scoperti da lenti e bisturi.

           Questa ricerca nel frattempo non riceve attenzione nemmeno dagli spiritisti, legati quasi tutti all’eccessiva ampiezza del concetto di “perispirito.”

         Per ora non sanno nulla (tanto meno cercano di sapere di più) intorno alla fisiologia del corpo eterico. È sorprendente quanto siano vicini, in questo particolare, ai materialisti e ad altri (inclusi, tra questi, alcuni scienziati).

3) Corpo Astrale

Nel secondo secolo della nostra era, Origene, filosofo della Scuola neoplatonica, insegnava che lo spirito ha un corpo vaporoso, “l’aura”. Nel IV secolo, San Cirillo di Gerusalemme dice: “le anime dei defunti hanno corpi più sottili dei corpi terrestri”. Il nome spirito è generico e comune: si definisce spirito tutto quello che non ha corpo spesso e pesante”. Nella stessa epoca, Sant’Ilario di Poitiers afferma: “ non c’è alcuna cosa nella natura e nella creazione, sia in cielo, sia in terra, sia tra le cose visibili, sia tra quelle invisibili, che non sia corporeo.

Anche le anime, sia durante la vita che dopo la morte, conservano qualche sostanza corporale, perché necessario che tutto quello che è creato, lo sia in qualunque cosa”.

         Tutti i pensatori della Chiesa primitiva  facevano distinzione, come Paolo di Tarso, tra lo spirito (pneuma),  l’anima intermediaria (psiche) ed il corpo fisico, grezzo (soma). Giovanni di Tessalonica nel 2° Concilio di Nicea, dichiara: “Gli Angeli, gli Arcangeli ed anche le Anime sono, in verità, spirituali ma non privi di corpi. Sono dotati di un corpo tenue, aereo, “igneo”.

Quest’anima – della quale tanti autori antichi dimostravano di avere sorprendente conoscenza – ricevette da Kardec il nome generico di “perispirito”. In questa denominazione furono compresi i diversi corpi sottili finanche l’eterico che

nel contempo è fisico. Per Kardec pertanto “anima” e “spirito” sono sinonimi. Per noi “anima” e “perispirito” dovrebbero essere sinonimi – entrambe le espressioni designano l’insieme di involucri dello spirito, dal corpo astrale agli altri più sottili (con ovvia eccezione dell’eterico). Conviene avere sempre presente questa differenza concettuale, per evitare future distorsioni nella comprensione della materia del libro Spirito Materia del Dr. Lacerda – in fase di pubblicazione  dalla Casa do Jardim di Porto Alegre - Brasile.

         Tutto indica che “l’anima” alla quale si riferivano questi altri saggi in verità è il corpo astrale.

Un ponte tra il fisico e l’astrale

         Attraverso la struttura eterica, tutti gli atti volitivi, i desideri, le emozioni e qualunque manifestazione della coscienza superiore agiscono sul corpo fisico o, più precisamente, sul cervello carnale.

         Essa promuove la necessaria degradazione di frequenza tra il campo spirituale dell’astrale ed il campo fisico.

         L’azione più spettacolare del doppio eterico si verifica nelle sessioni di effetti fisici. Sono lavori piuttosto rari, che dipendono dalla preparazione e dalle precauzioni speciali da parte di assistenti e operatori.

         Affinché uno spirito si materializzi fino al punto di poter essere toccato, palpato, pesato, ecc., è necessario che la sua forma spirituale si rivesta di sostanza materiale. Questa sostanza – l’ectoplasma – proviene dal doppio eterico di un medium donatore. Emanata dai pori e dalle cavità naturali essa appare, al principio, sotto forma di una specie di gas pesante, denso, che, poco a poco, si va condensando; prende forma pastosa, plastica e lo spirito comunicante con lei va rivestendosi fino a mostrarsi con il corpo che possedeva quando era incarnato. Con questo nuovo corpo, che è contropartita di questo corpo astrale, il disincarnato può restare tra i vivi per un breve tempo, contato in minuti: ascolta, parla, cammina, tocca ed è toccato, in tutto simile ad un uomo comune, vivo. Nel secolo passato, il rinomato scienziato William Crookes indagò, durante due anni consecutivi, la materializzazione dello spirito Katie King. Il caso, classico, ebbe una giustificata ripercussione per due motivi: la indiscutibile credibilità di Crookes e la disponibilità dello spirito a servire alle ricerche scientifiche.

         Nei fenomeni medianici comuni, molto meno spettacolari, l’importanza di questo mediatore quasi non appare: non è palpabile. Senza di lui, nel frattempo, la comunicazione tra i campi astrale e fisico sarebbe impossibile per mancanza di un ponte: ogni spirito comunicante, che agisce legato al medium, deve usare questo stadio intermediario di frequenza che permetta l’accoppiamento in risonanza con il sistema nervoso del medium, fino alla modulazione del pensiero e dello spirito e la sua espressione attraverso la psicografia, psicofonia ed altri mezzi.

4) Corpo mentale 

         Questo è il veicolo che usa l’Io Cosmico per manifestarsi come intelletto concreto e astratto; in lui la volontà si trasforma in azione dopo  la scelta soggiacente all’atto volitivo. Campo del raziocinio elaborato, da lui germogliano i poteri della mente, i fenomeni della cognizione, memoria e di valutazione dei nostri atti, poiché è sede di coscienza attiva, manifestata. Mentre dal corpo astrale fluiscono la sensibilità fisica  e le emozioni, il veicolo mentale può essere considerato fonte dell’intellettualità.

         In un certo senso, il corpo mentale costituisce ancora un involucro inferiore,  poiché soffre dell’orizzontalità di questi fenomeni o funzioni, che convenzionalmente si chiama “intelletto” (non produce evoluzione spirituale).  Solo in livelli superiori di coscienza, in cui sono presenti, nel più alto grado, le virtù che risultano dall’effettivo amore per tutti gli esseri, si può manifestare la spiritualità più elevata e la nostra essenza.   

         Mentale concreto e Mentale astratto

         Questo campo, corpo o dimensione dell’Uomo-Spirito, normalmente si divide in due, per una migliore comprensione:

* Corpo mentale concreto, chiamato anche mentale inferiore – tratta le percezioni semplici e oggettive come, per esempio, oggetti materiali, persone case, veicolo, ecc.;

 

* Corpo mentale astratto, corpo causale o mentale superiore, elabora e struttura principi e idee astratte, cercando sintesi o conclusioni che, a loro volta, sono generatori di nuove idee  -  e cosi ad infinitum - processo responsabile per l’avanzamento scientifico e tecnologico, oltre a tutto il nostro basamento filosofico. Esempio:

a) percezione di un cubo attraverso i sensi (conoscendo la sua grandezza, colore, bordi, peso, odore, gusto e il suono che possa fare al cadere o toccare un altro oggetto) costituisce funzione tipica del corpo mentale concreto o inferiore. Esso registra quello che, esteriore alla nostra pelle, informa il nostro sistema nervoso;   

b) per valutare volume, area, peso e proprietà dello stesso cubo per comparazione con altri oggetti simili o attraverso un metodo più sofisticato; formulare teorie geometriche relazionando simboli e leggi: queste sono alcune delle funzioni tipiche del corpo mentale superiore.    

         Aura - proiezioni mentali

         Il corpo mentale ha una forma approssimativamente di ovoide, che avvolge il corpo fisico. Le sue parti periferiche costituiscono l’aura, che ha grandezza e colori variabili in accordo con la frequenza dei campi vibrazionali generati dai pensieri. Per i chiaroveggenti è facile percepire quello che  passa nella mente delle creature: pensieri buoni hanno colori chiari, cristallini, brillanti; quelli inferiori (odio, invidia, malignità, vendetta, ecc.)  presentano colori scuri, densi e sgradevoli. L’aura pertanto rivela gli aspetti più importanti del campo mentale delle persone. L’energia della mente può essere proiettata nello spazio attraverso strutture conosciute come forme-pensiero. Costituite da un nucleo di energia con forma modellata dalla mente che le progetta, esse possono danneggiare o beneficiare le persone che prendono di mira, secondo la volontà di chi le crea coscientemente o incoscientemente.

- Negative assumono forme di dardi, frecce , proiettili o campo torvo.

- Positive, con più efficacia, prendono le forme che l’operatore desidera; possiamo, per esempio, impiegare l’energia della mente anche per beneficiare spiriti disincarnati, pulendoli, vestendoli e alimentandoli, con l’intento di migliorare le loro condizioni spirituali.

         Il campo naturale di questa energia è quello mentale. Proiettata, essa normalmente agisce per primo sul campo o corpo mentale di altri esseri, da lì, passando ai corpi o campi astrale ed eterico, per agire infine su quello fisico, già convertite in azioni psicomotorie. Se lanciata con emozioni, tuttavia, si riveste di masse magnetiche tanto più dense e torve quanto più basse  (e negative) sono le frequenze vibrazionali delle emozioni; in questi casi, tra i quali si include la generazione di forme-pensiero, l’energia mentale emessa raggiungerà per primo e direttamente il corpo astrale della creatura mirata, da dove passerà a quello eterico e, in seguito, a quello fisico.

         Il pensiero è forza viva – non dimentichiamolo mai. L’energia proiettata è proporzionale alla potenza della mente e alla forza di volontà dell’emittente.

 

5) Corpo Buddico

         Quasi nulla si può dire sulla struttura vibrazionale (campo, corpo o dimensione) più prossima  allo spirito. Questo corpo è tanto distante dai nostri livelli fisici e dai nostri mezzi di espressione che non c’è come compararlo descrivendolo. È possibile dire che buddico è il perispirito nell’accezione etimologica del termine: costituisce la prima struttura vibrazionale che, avvolgendo lo spirito, lo manifesta in modo attivo.

         Da poco tempo, nel frattempo, ci è stato permesso di scoprire l’interessante proprietà di questa struttura, che può essere usata – e in modo abbastanza pratico – nel trattamento di incarnati e disincarnati (poiché entrambi sono, prima di tutto, spiriti).

         Essendo questo corpo atemporale (come anche il mentale superiore),  abbiamo usato la tecnica di raggiungere questa dimensione superiore delle creature e da lì   investigare il loro Passato. Siamo riusciti a indagare, così, situazioni anomale, vite molto dolorose, sedimentate nel Tempo, nei strati molto tenui di un passato nascosto, perché molto remoto, se non remotissimo.

         Strati molto tenui, diciamo, ma non per questo inattivi.

         Di fronte alla legge Cosmica che ha il suo enunciato più semplice nella sentenza “… il vostro peccato vi raggiungerà (Bibbia Numeri 32-23)  tutte le disarmonie, provocate da un essere cosciente, passano a vibrare nella coscienza del trasgressore fino a che si dissolve totalmente l’anormalità, il che comprende sia cause che conseguenze. Dal momento che qualsiasi atto disarmonico possiede forza viva, l’ambiente psichico dell’agente della perturbazione presenta la nota tonica (qualità della frequenza) della disarmonia.

         Come abbiamo già osservato esaustivamente, in tali casi, la persona perde il bene più grande dello spirito: la “Pace”. Soffre molto, arriva a considerarsi un sofferente senza vie di uscite; sensazione che, come segnale, denota il profondo radicamento del male della Coscienza che, non di rado, già lo ha colpito in varie o innumerevoli esistenze.

         È una sofferenza così profonda che si attenua o si risolve solamente attraverso la dissoluzione dei focolai disarmonici. Questo può essere raggiunto, per quello che

sappiamo: solo in due modi, uno è l’elevazione spirituale dello stesso trasgressore, risvegliato ad un vissuto di Amore e dalla pratica del bene verso i suoi simili; l’altro è l’applicazione di una tecnica specifica, con proiezione di energie manipolate da operatori preparati.

 

6) Il Corpo Atmico o spirito-essenza

            C’è un modo di definire quello che, per definizione, trascende simboli e parole?

Qualunque tentativo di descrivere ciò che designiamo come “Spirito” risulterà insufficiente perché per questo l’inefficacia delle parole è stata comprovata lungo i millenni e le successive civilizzazioni.

         Classici, tuttavia, e millenari, i concetti della filosofia vedica continuano a essere i più chiarificanti per la loro trasparenza. Secondo i Veda, l’Essere Uno e Universale, – Brahma (l’Immanifestato) trascendente ed eterno – al manifestarsi diventa immanente nella sua temporanea azione; gli individui da Lui emanati contengono la sua essenza, così come il Pensatore sta nei suoi pensieri. L’Assoluto, l’Universale, si manifesta in ciascuno degli esseri individualizzati, per piccoli che siano: ma proprio per essere Assoluto e così sfuggire ad ogni comprensione umana, trascende  tutto ciò che esiste.

A questo onnipresente Assoluto, manifestato o che manifesta ciascun individuo, si dà il nome di Atman o Spirito. Il “corpo” Atmico o “Spirito” puro, questo Io Cosmico, costituisce l’Essenza Divina in ogni essere Creato. Siamo identici a Dio per Essere (Essenza), ma differenti da lui per esistere: Dio non “esiste”;

DIO È” eternamente presente.

Non deve essere stato per nessun’altra ragione che Gesù disse: ”Voi siete Dei”. Una volta un certo guru insegnava ad un discepolo, che si sentiva depresso di fronte alle difficoltà dell’esistenza:

 

         “Ti devi vedere come di fatto sei: uno spirito in abiti terreni. La vera                

         persona, l’Io che sei, non è questo tuo corpo, come io non sono questo mio    

         corpo – cose fragili e sofferenti. Siamo Spiriti Immortali e divini, forti ed 

         indistruttibili. Sempre tendenti a migliorare, a perfezionare, a verificare le

         nostre qualità. In questo momento siamo in missione qui sulla terra; non

         sappiamo quale sia, ma fatalmente sarà per il nostro bene”.

 

 (Queste parti di seguito  riportate sono state tratte ed elaborate - dal libro di

Apometria Spirito e Materia, del Dr. José Lacerda de  Azevedo,)

 

         Fenomeni di sdoppiamento

         In determinate circostanze, artificiali o naturali, il corpo astrale può separarsi dal corpo fisico, portando con sé tutti gli altri involucri e lo stesso spirito. 

         Normalmente, questo accade durante il sonno, quando l’individuo perde la coscienza e le funzioni vitali sono abbassate al minimo indispensabile per gli scambi metabolici.

         Molti sensitivi possono lasciare il corpo con una certa facilità, in trance spontaneo. Ma questo può accadere anche a persone comuni, in circostanze

patologiche o speciali, come shock emotivo forte, indebolimento per malattie prolungate, emorragie massive, shock chirurgici e altri stati anomali.

Le persone  vanno in luoghi lontani, possono descriverli, valutare i propri atti e quelli altrui, avere sensazioni fisiche, tutto questo nel pieno possesso della coscienza – grazie al collegamento con il cervello fisico, attraverso il cordone d’argento.

Il Cordone d’argento

         Qui riportiamo il pezzo che parla del cordone d'argento per far ben comprendere cosa avviene in uno sdoppiamento e nei viaggi nell'astrale.

         Qualunque sia la distanza a cui si trova dal corpo, lo spirito si mantiene legato ad esso   per mezzo di questo cordone,  di cui parlano gli iniziati di tutte le epoche e finanche la stessa bibbia.

 

              Prima che si rompa il cordone d’argento,

                 e la lucerna d’oro s’infranga,

                 e si rompa l’anfora alla fonte 

                 e che la carrucola cada nel pozzo  ( Ecclesiaste 12:6)

 

         Se si rompe, tuttavia, la morte arriva.. Irreversibile. Secondo la relazione degli spiriti, quando entità superiori rompono questo cordone, in occasione della morte, si produce un lampo di luce intensa, per la liberazione di energia Costituito da una forma di energia di alta intensità, questo filo luminoso e brillante si collega al corpo fisico attraverso il doppio eterico, nel quale si radica attraverso la testa con una miriadi di connessioni filiformi che abbracciano tutta la struttura eterica. Assomiglierebbe ad un cavo di alta tensione, se non fosse inconcepibilmente duttile; può assottigliarsi fino a spessori minimi, permettendo che lo spirito di una persona viva si allontani dal corpo fisico (e dall’eterico) per migliaia di chilometri, nei viaggi astrali. Non si rompe e mantiene lo spirito come padrone e direttore del corpo: attraverso un processo meraviglioso, ancora non scoperto, tutte le funzioni vitali del nostro organismo sono preservate.

23 – N.E. - Non abbiamo dubbi. La pratica apometrica ben condotta, come espressione di carità – amore in azione – permette di pulire e curare gli spiriti dei loro dolori, mutilazioni, cecità, mutismo, ecc., in modo quasi ” miracoloso”. Nonostante queste possibilità, avvertiamo: non siate vanitosi o pretenziosi, poiché la cura definitiva accadrà solo se lo spirito sofferente collabora, realizzando il suo cambiamento intimo, vale a dire, perdonando coloro che l’hanno offeso, dimenticando dispiaceri e offese, evolvendo moralmente.

Fenomeni di sdoppiamento

     In determinate circostanze, artificiali o naturali, il corpo astrale può separarsi dal corpo fisico, portando con sé tutti gli altri involucri e lo stesso spirito. 

         Normalmente, questo accade durante il sonno, quando l’individuo perde la coscienza e le funzioni vitali sono abbassate al minimo indispensabile per gli scambi metabolici.

         Molti sensitivi possono lasciare il corpo con una certa facilità, in trance spontanea. Ma questo può accadere anche a persone comuni, in circostanze

patologiche o speciali, come shock emotivo forte, indebolimento per malattie prolungate, emorragie massive, shock chirurgici e altri stati anomali.

Le persone  vanno in luoghi lontani, possono descriverli, valutare i propri atti e quelli altrui, avere sensazioni fisiche, tutto questo nel pieno possesso della coscienza – grazie al collegamento con il cervello fisico, attraverso il cordone d’argento.

 

         Lo sdoppiamento apometrico

         Ma anche con più efficacia, lo spirito può allontanarsi dal corpo fisico per imposizione di natura magnetica, comandata da una persona allenata.

In questo consiste l’Apometria – materia principale di questo libro – tecnica di largo uso per il trattamento di spiriti incarnati o disincarnati. Questo fenomeno, che chiamiamo “sdoppiamento Apometrico”, ci ha aperto le porte all’indagine sistematica della dimensione astrale, vero universo parallelo al nostro.

         Abbiamo constatato che, con il tempo, sensitivi allenati nello sdoppiamento apometrico, acquisivano una tale coscienza  delle proprie potenzialità e limiti, che si muovevano in questa dimensione come se fossero sul piano fisico. Vanno in altri luoghi, a volte lontani, lavorano, aiutano, trattano gli infermi spirituali incarnati o disincarnati fianco a fianco con spiriti disincarnati soccorritori, ai quali prestano inestimabile aiuto.

    

         Proprietà e funzioni del corpo astrale

         Questa facilità di separarsi dal corpo fisico è caratteristica del corpo astrale. Immateriale e di natura magnetica, non ha costituzione fluidica come il doppio eterico; non si condensa e tanto meno forma oggetti materializzati, poiché di natura completamente diversa dalla materia. Tuttavia, può essere modellato dall’azione della  forza mentale con relativa facilità. Di questa proprietà noi ci serviamo nella tecnica di trattamento di spiriti infermi, deformi, mutilati o feriti, che ancora sentono le sofferenze delle infermità che provocarono la loro morte. Ma già possiamo anticipare che tutti loro vengono ricomposti nella loro forma normale e nello stato fisiologico sano, con proiezione di energia curativa emessa mentalmente dall’operatore (accompagnato da pulsi energetici (Pulso energetico, si fa con lo schiocco delle dita, che aiuta a indirizzare l'energia della mente.) comandati da un conteggio cadenzato, in generale fino a 7 o  10). Una delle più importanti funzioni del corpo astrale è quella della sensibilità.  Sappiamo che risiede in questo campo o dimensione; il corpo fisico trasmette solo stimoli ricevuti, ma compete a questa struttura la registrazione della sensazione dolorosa o di piacere. I vizi sono di natura psichica, esattamente a causa di questo, la loro origine è nell’astrale, è l’astrale che sente. Per questa ragione, quando moriamo, portiamo con noi i nostri vizi e le nostre passioni; se fosse diversamente non ci sarebbe motivo per i disincarnati di continuare a soffrire dolori di natura fisica, né di essere portatori di deformazioni dolorose, come si constata nelle riunioni spiritistiche.

        

Nota - Con la morte, come si perde il corpo fisico,  si perde anche quello astrale. Gli spiriti che già non lo possiedono più, perché molto evoluti, non possono essere visti dagli abitanti più grossolani di questo piano, come già abbiamo visto.